Esegesi alla gioventù

L’urlo intrepido di germogli,
pervasi della gaia giovinezza,
e le gocce nebbiose sul futuro degli occhi,
fanno luce sulla curiosità del momento,
mentre il caldo si sposta verso sud,
rimane freddo il piatto del sapere,
una insincera violenza controlla il branco,
rari camminano soli verso l’unico,
molti siedono all’albero del banale,
un frenetico apparire senza remore,
il nulla mascherato dall’apogeo del tutto,
e mentre la felicità naviga nel superficiale,
dagli abissi figure scure si avvicinano,
è presto e nessuno ci pensa,
e se la notte è lunga e rumorosa,
le luci sono l’adesso più lucente,
arriveranno i sensi di colpa,
ma il domani, per ora non esiste,
è il bello della gioventù.

#LittlesNation

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